Sede e storia

Ultima modifica 9 giugno 2023

La sede museale, ospitata nell'ex macello comunale, si sviluppa su una superficie di circa 2000 mq e comprende sale espositive, laboratori didattici attrezzati, un settore mostre e un’aula per proiezioni di filmati.
 
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 Il Macello Comunale, all’interno del cui perimetro si trova il museo, venne costruito a cavallo tra Ottocento eNovecento. Iniziato il 12 maggio 1892 venne poi ampliato e completato nel 1912 proprio con la costruzione della Fabbrica del Ghiaccio necessaria per la conservazione delle carni macellate e nel 1914 con la costruzione di una tripperia su un’area da poco acquistata dal Comune.

Il progetto del complesso si deve all’ingegner Diofebo Negrotti che resse l’Ufficio Tecnico del Comune dal 1889 al 1916 e che si avvalse quale direttore dei lavori dell’ingegner Giovanni Perreau.

La sede museale si sviluppa su una superficie di circa 2000 mq e comprende sale espositive, laboratori didattici attrezzati, un settore mostre e un’aula per proiezioni di filmati. Nel percorso espositivo sono presenti anche diversi supporti multimediali che permettono di avere un approccio più diretto con la realtà di un territorio provinciale particolarmente diversificato.

All’interno del percorso espositivo è stata mantenuta anche la sequenza di apparecchiature d’epoca utilizzate per la fabbricazione delle stecche di ghiaccio che venivano utilizzate all’interno del macello ma anche vendute alle famiglie piacentine (>> visita virtuale).

Il museo accessibile

È orientamento della Regione Emilia Romagna garantire la fruibilità delle offerte culturali presenti sul territorio anche alle persone con disabilità, per questo ogni struttura deve cercare di approntare le migliori soluzioni, architettoniche, strutturali e di supporto, affinché ciò sia reso possibile.


Il Museo è stato progettato con accessi adeguati a persone con disabilità motoria, ascensore per il primo piano, dove sono collocati i laboratori, anch’esso in grado di accogliere una carrozzina e bagni adeguati all’utilizzo da parte di persone disabili.

Il Museo è dotato di un  servizio di custodia che, oltre a provvedere all’apertura e chiusura della  struttura  fornisce l’occorrente supporto logistico e di un competente staff didattico in grado di ottemperare alla richiesta di  visite guidate specialistiche calibrate a seconda del tipo di difficoltà presente. Il percorso espositivo è stato studiato privo di barriere e accessibile anche a chi porta handicap di tipo motorio. La collocazione di reperti originali lungo l’intero itinerario espositivo si inserisce opportunamente nella progettazione di un percorso tattile situato in ambientazioni aperte e reso maggiormente suggestivo da stimoli sonori  in grado di coinvolgere i sensi del visitatore.

La relazione progettuale tra il Museo di Storia Naturale e l’Ufficio Formazione Lavoro ha sviluppato particolare interesse nei confronti dell’accessibilità.
Operare in raccordo con la realtà territoriale permette al gruppo dello stage di trovare uno spazio partecipativo per vivere esperienze utili a documentare la propria presenza all’interno della comunità.

La storia

Nella primavera del 1984 si costituiva a Piacenza l’Ente promotore per l’istituzione del Museo di storia naturale formato da insegnanti di scienze, studiosi, docenti universitari e da soci di gruppi naturalistici.

La successiva stipula di una convenzione tra Comune di Piacenza, Amministrazione Provinciale ed Ente promotore, nella quale il Comune si assumeva l’onere delle spese di allestimento e di avviamento destinando al museo anche proprio personale amministrativo, dava l’avvio al museo che trovava la sua collocazione a Palazzo Scotti da Fombio in via Taverna.

Il nucleo principale delle collezioni proveniva dalle raccolte conservate presso l’Istituto tecnico commerciale “Romagnosi” che già dalla fine dell’Ottocento possedeva una consistente e pregevole dotazione naturalistica. A questo materiale scientifico già in occasione dell’apertura del museo, nel 1991, si sono aggiunte diverse altre raccolte appartenenti ad altri istituti scolastici cittadini.

Con l’inizio del nuovo millennio il museo diventava civico e nel 2007 veniva trasferito nella nuova sede della fabbrica del ghiaccio nel perimetro dell’ex macello comunale dove veniva riaperto nella primavera del 2008.

Nelle immagini: La vecchia sede del Museo di Storia Naturale in via Taverna: esterno e allestimenti.

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