La storia del museo

Ultima modifica 23 luglio 2024

 
 
Nella primavera del 1984 si costituiva a Piacenza l’Ente promotore per l’istituzione del Museo di storia naturale formato da insegnanti di scienze, studiosi, docenti universitari e da soci di gruppi naturalistici.

La successiva stipula di una convenzione tra Comune di Piacenza, Amministrazione Provinciale ed Ente promotore, nella quale il Comune si assumeva l’onere delle spese di allestimento e di avviamento destinando al museo anche proprio personale amministrativo, dava l’avvio al museo che trovava la sua collocazione a Palazzo Scotti da Fombio in via Taverna.

Il nucleo principale delle collezioni proveniva dalle raccolte conservate presso l’Istituto tecnico commerciale “Romagnosi” che già dalla fine dell’Ottocento possedeva una consistente e pregevole dotazione naturalistica. A questo materiale scientifico già in occasione dell’apertura del museo, nel 1991, si sono aggiunte diverse altre raccolte appartenenti ad altri istituti scolastici cittadini.

Con l’inizio del nuovo millennio il museo diventava civico e nel 2007 veniva trasferito nella nuova sede della fabbrica del ghiaccio nel perimetro dell’ex macello comunale dove veniva riaperto nella primavera del 2008.

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Nelle immagini seguenti: La vecchia sede del Museo di Storia Naturale in via Taverna: esterno e allestimenti.

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